Sergio Scatizzi “Casolare”

Sergio Scatizzi
“Casolare”
Olio su tavola
cm 62,7×64,5
1999

Sergio Scatizzi la campagna la conosceva bene, essendo nato a Gragnano (Lucca) in una famiglia di allevatori di cavalli.

Quel profumo agreste Scatizzi non lo ha mai dimenticato e spesso si è trovato ad omaggiarne la bellezza.

Quella stessa bellezza che Carlo Del Bravo decantava nei suoi scritti e racconti, della compostezza e rigore dei muretti a secco che delimitavano le vigne dei genitori.

Due persone che hanno speso la propria vita per l’arte, sebbene in modo diverso, e tramite essa si sono conosciuti e stimati reciprocamente.

La bellezza della semplicità data dal legno grezzo la ritroviamo in questa vecchia porta, dalle assi sconnesse, scelta da Scatizzi proprio perché permeava perfettamente quella sensazione di pietra preziosa non modellata, ma da cui, con i dovuti accorgimenti ne sarebbe nata una gemma variopinta.

Sergio Scatizzi
“Casolare”
Oil on board
cm 62,7×64,5
1999

Sergio Scatizzi knew the countryside well, having been born in Gragnano (Lucca) into a family of horse breeders.

Scatizzi never forgot that rural scent and often found himself paying homage to its beauty.

That same beauty that Carlo Del Bravo extolled in his writings and stories, of the composure and rigour of the dry stone walls that bordered his parents’ vineyards.

Two people who spent their lives for art, albeit in different ways, and through it got to know and esteem each other.

The beauty of simplicity provided by raw wood can be found in this old door with uneven boards, chosen by Scatizzi precisely because it perfectly conveyed the sensation of uncut precious stone, from which, with the necessary precautions, a colourful gem could be created.