Sergio Scatizzi “Fiori”

Sergio Scatizzi
“Fiori”
Olio su cartoncino
cm 50×35
1994

Un vaso di fiori dai cromatismi particolarmente intensi, madido di sfumature ardite e striature accattivanti.

Carnosità repentine e grumi si susseguono in un avvicendamento dinamico, capaci di farci figurare il movimento stesso della spatola che danza frenetica sulla superficie.

Veri e propri coaguli di materia paiono cristallizzarsi davanti ai nostri occhi, congelati dal tempo, mentre aggrappandosi al supporto riescono a vincere la scommessa contro la forza di gravità.

Un’energia che si sviluppa in potenza, la quale rimane intrappolata in una dimensione di latenza. 

La vivacità di un dipinto che non si arrende alla sua bidimensionalità, in cui pare tendersi in un inusuale sforzo che gli permette di sfiorare la tridimensionalità, accarezzando un afflato plasticatore, per non dire scultoreo, per affacciarsi timidamente verso l’infinito.

Sergio Scatizzi
“Flowers”
Oil on cardboard
cm 50×35
1994

A vase of flowers with particularly intense colours, drenched in bold shades and captivating streaks.

Sudden fleshiness and lumps follow one another in a dynamic succession that allows us to imagine the movement of the spatula dancing frantically on the surface.

Real clots of matter seem to crystallise before our eyes, frozen in time, while clinging to the support they manage to win the bet against the force of gravity.

An energy that develops into power, which remains trapped in a dimension of latency.

The liveliness of a painting that does not surrender to its two-dimensionality, in which it seems to stretch into an unusual depth that allows it to touch on three-dimensionality, caressing a plastic, not to say sculptural, inspiration, to timidly look towards infinity.