Sergio Scatizzi “La notte”
Sergio Scatizzi
“La notte”
Olio su tavola
cm 54,6×25,4
2000
In questo dipinto di Sergio Scatizzi possiamo osservare un approccio quasi metafisico, l’assenza ed un sentore algido attanaglia lo spettatore.
Un luogo-non luogo, anonimo ed indefinito, in grado di trasmetterci quel sentore di estraneità e mistero che possiamo ritrovare anche nei luoghi quotidiani e conosciuti ma quando essi vengono privati di quella vita e movimento cui siamo abituati.
Il bagliore della luna è così dilagante, nel suo illuminare i campi, da riportarci alla memoria alcune opere magrittiane.
Qui il classico approccio alla Magritte viene però invertito, il buio dimora nel cielo mentre invece il paesaggio è ammantato di luce.
Questo dipinto ha una seconda caratteristica particolare, ancora una volta Scatizzi si approccia al supporto con fare scultoreo; possiamo infatti osservare come il paesaggio continui anche sullo spessore della tavola, come se esso cerchi di propagarsi anche nel reale.
Sergio Scatizzi
“The night”
Oil on board
cm 54,6×25,4
2000
In this painting by Sergio Scatizzi, we can observe an almost metaphysical approach, with an absence and an icy feeling gripping the viewer.
A place-non-place, anonymous and undefined, capable of conveying that sense of strangeness and mystery that we can also find in everyday, familiar places, but when they are deprived of the life and movement we are accustomed to.
The moonlight is so pervasive in its illumination of the fields that it brings to mind some of Magritte’s works.
Here, however, the classic Magritte approach is reversed, with darkness dwelling in the sky while the landscape is cloaked in light.
This painting has a second distinctive feature: once again, Scatizzi approaches the medium in a sculptural manner. We can see how the landscape continues onto the thickness of the panel, as if it were trying to spread into reality.
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