Guido Peyron “Bottiglie”

Guido Peyron
“Bottiglie”
Olio su cartone
cm 40×50
Anni 50

Sebbene la struttura del dipinto vada a riprendere quelli che potremmo definire i canoni che identificano le nature morte di Guido Peyron, non possiamo dire lo stesso delle colorazioni. Questa volta tutto si incentrata su un gioco di bilanciamento tra i toni del rosso e del blu.

Siamo abituati alla delicatezza, a dei veri e propri sussurri pittorici e perfino a delle personificazioni degli oggetti inanimati. Un dipinto particolarmente energico ed energetico, una iniezione di brillantezza e brio dagli effetti inattesi.

Una sorta di studio sulla percezione dei colori e come questi vadano a gravare otticamente in modo diverso in base al quantitativo di elementi e di estensione delle campiture.

In questo contrasto a spiccare è il limone che diviene una sorta di ago della bilancia della composizione e non a caso il terzo elemento dei colori primari altrimenti mancante.

Guido Peyron
“Bottles”
Oil on cardboard
cm 40×50
1950s

Although the structure of the painting echoes what we might call the canons that identify Guido Peyron’s still lifes, we cannot say the same for the colouring. This time everything is centred on a balancing game between red and blue tones.

We are used to delicacy, painterly whispers and even personifications of inanimate objects. A particularly energetic and energetic painting, an injection of brilliance and brio with unexpected effects.

A kind of study on the perception of colours and how they optically weigh differently depending on the amount of elements and extent of the backgrounds.

In this contrast, it is the lemon that stands out, becoming a sort of needle of the composition’s scales and not by chance the third element of the primary colours that would otherwise be missing.